Il primo trimestre finisce martedì 31, uno dei trimestri più volatili, movimentati e anomali degli ultimi decenni. I listini azionari si avvicinano a questa scadenza...
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Le dimensioni indica che Pechino vuole allinearsi alle banche centrali che, in tutto il mondo, stanno tagliando i tassi ed aumentando le politiche di stimolo per fronteggiare questa emergenza. L’emergenza non é solo sanitaria, ma é anche e soprattutto un’emergenza finanziaria. Aziende e famiglie sono a caccia di liquidità per far fronte ai costi di esercizio o per la sussistenza. E così in questi giorni, le compagnie aeree hanno già avuto beneficiato di prestiti per 17 miliardi di dollari. Tra queste, i vettori Usa hanno attinto 12 miliardi, più precisamente: Delta Airlines 5.6 miliardi, Singapore Airlines 2.8 miliardi United Airlines ha ottenuto 2.5 miliardi.
Ma serve ossigeno alle aziende, ma soprattutto alle famiglie, in particolar modo quelle di piccoli imprenditori e liberi professionisti il cui business é stato letteralmente bloccato dal lockdown. Il trend é simile in tutto il mondo. In Cina, ad esempio, si é assistito ad una crescita del 50% nello sconfino dei limiti di affidamento delle carte di credito. Allo stesso tempo, i numeri dell’Institute of International Finance hanno registrato un aumento sensibile del rapporto Debito/PIL delle famiglie in Francia, Svizzera, Nuova Zelanda, Nigeria. In Australia, le statistiche sulle chiamate ai call centers delle istituzioni finanziarie per bussare a nuovi prestiti sono state pari a 8 volte quelle registrate prima della crisi. Presto si potrebbe avere un aumento dei default dei prestiti alle famiglie con effetti importanti sul sistema finanziario e bancario.
Nei prossimi giorni, l'attenzione del mercato si sposterà dal tema delle misure di contenimento quindi degli aiuti (da parte di governi e banche centrali) ai dati statistici dell’epidemia (numero dei contagi e andamento delle curve di diffusione del virus) e sui dati macro. In America si assisterà alla pubblicazione della Consumer Confidence e del Chicago PMI già martedi. A questi dati seguirà la pubblicazione dell’indice ISM mercoledì, il dato sui sussidi alla disoccupazione nella giornata di giovedì e i dati sulla disoccupazione attesi per venerdì.
In Europa verranno pubblicati indicazioni sui PMI per il mese di marzo mercoledì. In parallelo, conosceremo i dati sulla disoccupazione a febbraio e sulle vendite al dettaglio nel mese di febbraio. Infine, sarà importante monitorare l’andamento dell’indice NBS PMI e dell’indice Caixin PMI pubblicati in Cina, rispettivamente martedì e mercoledì. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero