(Teleborsa) - Forti investimenti sull'Italia, con l'obiettivo di accelerare la transizione ecologica del settore automotive, sia per quanto riguarda la produzione di nuovi veicoli...
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I futuri autobus che Iveco produrrà in Italia "saranno assemblati a Foggia, dove possediamo già un impianto di produzione di motori", ha annunciato Domenico Nucera, President Bus Business Unit di Iveco Group. "Dal 2024 al 2026 ci aspettiamo di produrre più di 3 mila autobus a basse e zero emissioni - ha spiegato il manager - In caso di positivo riscontro da parte del mercato, l'intenzione è di proseguire da fine 2026-inizio 2027 con un tasso annuo di 1.000 unità".
"Sulle nuove linee di montaggio di Foggia fabbricheremo anche la più moderna generazione di autobus alimentati a batterie elettriche - ha aggiunto - E ho il piacere di ricordare che le attività di Ricerca e Sviluppo e di produzione di queste batterie, insieme alla fabbricazione di motori a metano, biometano, diesel e biodiesel di ultima generazione, saranno effettuate proprio qui a Torino. Se ne occuperà FTP Industrial".
"Abbiamo investito solo nel 2022 circa 450 milioni di euro in R&S in Italia - ha detto il CFO di Iveco Group, Francesco Tanzi - Ma come raggiungeremo i nostri obiettivi? Le nostre ambizioni saranno guidate dall'attuazione del programma di eccellenza operativa, progettato per fornire miglioramenti della performance operativa. Stiamo perseguendo con successo un approccio di partnership per sfruttare i cambiamenti strutturali nel settore dei trasporti e dei veicoli commerciali".
"Siamo qui per discutere e scambiare idee con le parti interessate e partner preziosi mentre avanziamo insieme verso un futuro di emissioni zero, dove possiamo garantire l'accesso a un'energia affidabile e sostenibile - ha detto il CEO Gerrit Marx a proposito dell'evento in corso - Questa è una fase per mostrare la capacità del gruppo Iveco di innovare sia i suoi prodotti sia l'offerta di servizi in un panorama in rapida evoluzione in cui dobbiamo comprendere il futuro del trasporto su strada, della mobilità urbana, powertrain e tecnologie emergenti, fabbriche intelligenti e modelli di business completamente nuovi, alcuni dei quali devono ancora essere scoperti".
"Mentre ci imbarchiamo seriamente in questi cambiamenti trasformativi, vorrei fare appello alle istituzioni qui rappresentate, a ulteriore supporto dell'intera industria nazionale, della filiera, e in particolare, delle piccole e medie imprese - ha aggiunto Marx - È fondamentale garantire che siano in grado di far fronte agli attuali aumenti inflazionistici e ai costi volatili dell'energia e delle materie prime". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero