Italmobiliare, balzo dei ricavi in primo trimestre grazie a Caffè Borbone

Italmobiliare, balzo dei ricavi in primo trimestre grazie a Caffè Borbone
(Teleborsa) - Italmobiliare, holding di partecipazioni il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti, ha registrato ricavi consolidati pari a 115,6 milioni di euro nel primo...

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(Teleborsa) - Italmobiliare, holding di partecipazioni il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti, ha registrato ricavi consolidati pari a 115,6 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in aumento di 28,9 milioni (+33,4%) rispetto al corrispondente periodo 2020. La crescita, spiega la società, è stata trainata principalmente da Caffè Borbone (+16,1 milioni) e dalle società acquisite nel corso dell'ultimo trimestre 2020. Italmobiliare registra inoltre un miglioramento sia del margine operativo lordo (positivo per 39 milioni, in crescita di 45 milioni rispetto al primo trimestre 2020) sia del risultato operativo (positivo per 33 milioni, in crescita di 43 milioni).


La holding quotata sul segmento STAR segnala ricavi in crescita anche per le altre società del gruppo (Italgen, Capitelli, Autogas-AGN Energia, Iseo), con l'eccezione di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, il cui fatturato retail è rallentato dalle limitazioni legate alla pandemia. Le società entrate in portafoglio a fine 2020 (Casa della Salute e Callmewine) dimostrano entrambe il loro potenziale quali small cap growth, con tassi di crescita superiori al 60%.
Per quanto riguarda Italmobiliare SpA, la situazione patrimoniale presenta una posizione finanziaria netta a fine trimestre (dopo gli investimenti come co-investitore del fondo Clessidra Capital Partners 3 nell'acquisizione di Botter per 36 milioni e in fondi di private equity per circa 15 milioni) positiva per 356,4 milioni (387,2 milioni a fine 2020) e ancora non comprensiva degli incassi netti dalla cessione degli asset Sirap.

Al 31 marzo 2021 il Net Asset Value di Italmobiliare risulta pari a 1.871,1 milioni, in aumento di 32,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (1.838,2 milioni), principalmente per l'aumento del Fair Value della partecipazione in HeidelbergCement, delle altre partecipazioni quotate (azioni Mediobanca detenute indirettamente attraverso FinPriv) e dei fondi di private equity.


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Il Messaggero