(Teleborsa) - Mercato del lavoro italiano ancora in ritardo rispetto all'Europa e al resto del Mondo. E' quanto emerge da un'analisi condotta dal centro studi di ImpresaLavoro,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il dato può essere letto in modo positivo, se si vede alle ben 37 posizioni guadagnate nella graduatoria internazionale e alle tre in Europa, ma non può che preoccupare il fatto che l'Italia rimanga attardata rispetto a Paesi come Perù, Nigeria e Uruguay. L'indicatore dell'efficienza è un aggregato di più voci che bene evidenziano le difficoltà che il nostro mercato del lavoro attraversa, nonostante il miglioramento registrato negli ultimi anni.
I principali indicatori ci pongono agli ultimi posti per efficacia nel mondo e sempre nelle retrovie della classifica europea. Ad esempio siamo al 135° posto al mondo e terz'ultimi in Europa per flessibilità nella determinazione dei salari, intendendo con questo che a prevalere e' ancora una contrattazione centralizzata, mentre in tema di retribuzioni rimaniamo anche quest'anno il peggior Paese europeo, 127° nel mondo, per capacità di legare lo stipendio all'effettiva produttività. Parecchio elevata anche la tassazione sul lavoro: in Europa siamo 12 esimi (ma 100° nel mondo) per quanto riguarda l'effetto della pressione fiscale sul lavoro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero