Italia, a marzo scende la fiducia dei consumatori. Sale quella delle imprese

Italia, a marzo scende la fiducia dei consumatori. Sale quella delle imprese
(Teleborsa) - A marzo scende l'indice del clima di fiducia dei consumatori in Italia, passando da 101,4 a 100,9, e aumenta invece l'indice composito del clima di fiducia delle...

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(Teleborsa) - A marzo scende l'indice del clima di fiducia dei consumatori in Italia, passando da 101,4 a 100,9, e aumenta invece l'indice composito del clima di fiducia delle imprese, salendo da 93,3 a 93,9. Lo rileva l'Istat, che parla di "segnali eterogenei".


Con riferimento alle imprese, nel settore manifatturiero l'indice recupera per il secondo mese consecutivo (da 99,5 a 101,2), mentre nelle costruzioni si conferma la crescita della fiducia, in atto da gennaio (da 141,9 a 147,9). Nei servizi di mercato, dopo l'aumento registrato tra dicembre 2020 e febbraio, l'indice torna a scendere, mentre nel commercio al dettaglio, dopo il recupero dello scorso mese, si registra di nuovo un calo della fiducia (85,7 a 85,3 ).

Per quanto riguarda i consumatori, tutte le componenti dell'indice sono in calo. Il clima economico e quello corrente registrano una diminuzione più accentuata (da 91,5 a 90,2 e da 97,3 a 96,7, rispettivamente) mentre la riduzione è contenuta per il clima personale (da 104,7 a 104,5) e quello futuro (da 107,5 a 107,1).

In relazione alle componenti dell'indice di fiducia, nell'industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sul livello della produzione mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate stabili. Nel comparto delle costruzioni, tutte le componenti registrano una dinamica positiva.

Per i servizi di mercato, la diminuzione dell'indice è trainata dalle aspettative sugli ordini che sono in deciso calo. Con riferimento al commercio al dettaglio, si stima un peggioramento sia dei giudizi sia delle attese sulle vendite mentre le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo; a livello di circuito distributivo, la fiducia si deteriora sia nella grande distribuzione sia in quella tradizionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero