(Teleborsa) - Intel vede nero sul problema della carenza di semiconduttori che rischia di durare almeno un paio di anni. Lo ha confermato il numero uno della big statunitense dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Par Gelsinger, Ceo di Intel, partecipando da remoto alla fiera Computex, ha parlato di un "ciclo di crescita esplosiva dei semiconduttori" che ha messo a dura prova la catena di approvvigionamento, per effetto del cambio di abitudini indotto dalla pandemia di Covid-19. Il manager ha parlato di colli di bottiglia che l'industria ha solo temporaneamente aggirato e che si ripresenteranno almeno per un paio d'anni.
"Abbiamo in programma di espanderci in altre località negli Stati Uniti e in Europa, garantendo una catena di approvvigionamento di semiconduttori sostenibile e sicura", ha confermato il manager, che già lo scorso mese aveva annunciato investimenti per 20 milioni di dollari in nuova capacità produttiva.
La mossa di Intel potrebbe spiazzare i due big sudcoreani dei chip, Taiwan Semiconductor e Samsung Electronics, responsabili di almeno i due terzi della produzione mondiale di semiconduttori, e riportare parte della produzione in USA dove questa tecnologia è stata sviluppata per la prima volta.
(Foto: Ioan Sameli CC BY-SA 2.0) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero