INPS, ad ottobre -662mila posizioni lavorative rispetto a un anno prima

INPS, ad ottobre -662mila posizioni lavorative rispetto a un anno prima
(Teleborsa) - Il saldo tra assunzioni e cessazioni in Italia è stato negativo per 662mila unità ad ottobre 2020 su base annua, secondo i dati dell'INPS. Il saldo era in...

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(Teleborsa) - Il saldo tra assunzioni e cessazioni in Italia è stato negativo per 662mila unità ad ottobre 2020 su base annua, secondo i dati dell'INPS. Il saldo era in progressiva flessione già nel corso della seconda metà del 2019 ed è crollato a marzo (-283.000) e ancor di più ad aprile (-623.000). La dinamica negativa è proseguita, seppur in progressivo rallentamento, raggiungendo il valore massimo a giugno (-813.000).


A luglio si è invece avviata un'inversione di tendenza (–761.000) proseguita nei mesi successivi. Ciò ha determinato a ottobre un saldo annualizzato pari a -662.000 ad ottobre. L'INPS segnala che ad ottobre rimangono ancora positivi, pur continuando a ridursi, i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+161.000) e di apprendistato (+8.000).

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi dieci mesi del 2020 sono state 4.347.000, con una forte contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-31%). Tale contrazione, particolarmente negativa nel mese di aprile (-83%), si è progressivamente attenuata, in corrispondenza dell'allentamento delle misure restrittive nei mesi estivi scendendo sotto il 20% e permanendo sotto questo livello anche a ottobre (-18%).

Le cessazioni nel complesso sono state 4.657.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-20%). Questa diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato e di apprendistato nel periodo marzo-ottobre (-30%) per effetto del divieto di licenziamento per ragioni economiche introdotto dal DL Cura Italia.


Il Covid-19 ha determinato anche la contrazione dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO): ad aprile essa risultava pari al –78%, nei mesi successivi si è progressivamente attenuata fino al -19% di ottobre (15.600 lavoratori impegnati contro 19.200 a ottobre 2019). L'importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta a ottobre pari a 252 euro, in crescita rispetto all'anno precedente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero