Inflazione stabile a giugno ma è allarme per il caro-energia

Inflazione stabile a giugno ma è allarme per il caro-energia
(Teleborsa) - Resta sotto controllo l'inflazione in Italia, che ha registrato un incremento dello 0,1% su base mensile, inferiore allo 0,2% atteso dal mercato, e una crescita...

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(Teleborsa) - Resta sotto controllo l'inflazione in Italia, che ha registrato un incremento dello 0,1% su base mensile, inferiore allo 0,2% atteso dal mercato, e una crescita tendenziale dell'1,3%, stabile rispetto al mese precedente ed inferiore alle stime di consensus. L'inflazione continua a essere dovuta soprattutto alla crescita sostenuta dei prezzi energetici, ma il dato congiunturale sconta anche una impennata della voce trasporti (+0,9%). Restano molto preoccupate le associazioni dei consumatori per l'impatto sui consumi derivante dall'aumento dei prezzi e soprattutto per la crescita di alcune categorie di spesa incomprimibili.


L'Unione Nazionale Consumatori (UNC) parla infatti di una "stangata" che riguarda soprattutto i trasporti, equivalente a 238 euro in più per una coppia con due figli, mentre la voce Abitazione, acqua, elettricità aumenta di 219 euro, portando il totale dei rincari a 469 euro per una famiglia di 4 persone. "Nulla di buono per chi finalmente, dopo un anno chiuso in casa, si appresta ad andare nel luogo di villeggiatura", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Stessa musica dal Codacons, secondo cui l'aumento dei prezzi si traduce in un aggravio di spesa di 399 euro su base annua per la famiglia "tipo" di tre persone e 519 euro per un nucleo con due figli. Un trend - si sottolinea - che è dettato soprattutto dal caro-benzina, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari a 238 euro per un nucleo con due figli, ma la vera preoccupazione è legata all'andamento delle tariffe di luce e gas, che rischiano di aggravare il bilancio familiare.


Anche Federconsumatori stima che il caro-vita abbia ricadute sulla spesa, che stima nell'ordine di 387,40 euro annui a famiglia. Una spesa che preoccupa, soprattutto perché riguarda un settore, come quello dell'energia, in cui crescono senza sosta il disagio e la povertà. Secondo i dati più recenti, infatti, l'8,8% delle famiglie si trova in situazione di povertà energetica. "E' urgente che il Governo intervenga su tale versante adottando misure efficaci a sostenere le famiglie in questa delicata fase - sottolinea Federconsumatori - avviando opportuni piani di rilancio dell'occupazione, operando la proroga del blocco dei licenziamenti e rafforzando l'azione di contrasto all'evasione fiscale".






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Il Messaggero