L'Unione Nazionale Consumatori (UNC) parla infatti di una "stangata" che riguarda soprattutto i trasporti, equivalente a 238 euro in più per una coppia con due figli, mentre la voce Abitazione, acqua, elettricità aumenta di 219 euro, portando il totale dei rincari a 469 euro per una famiglia di 4 persone. "Nulla di buono per chi finalmente, dopo un anno chiuso in casa, si appresta ad andare nel luogo di villeggiatura", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Stessa musica dal Codacons, secondo cui l'aumento dei prezzi si traduce in un aggravio di spesa di 399 euro su base annua per la famiglia "tipo" di tre persone e 519 euro per un nucleo con due figli. Un trend - si sottolinea - che è dettato soprattutto dal caro-benzina, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari a 238 euro per un nucleo con due figli, ma la vera preoccupazione è legata all'andamento delle tariffe di luce e gas, che rischiano di aggravare il bilancio familiare.
Anche Federconsumatori stima che il caro-vita abbia ricadute sulla spesa, che stima nell'ordine di 387,40 euro annui a famiglia. Una spesa che preoccupa, soprattutto perché riguarda un settore, come quello dell'energia, in cui crescono senza sosta il disagio e la povertà. Secondo i dati più recenti, infatti, l'8,8% delle famiglie si trova in situazione di povertà energetica. "E' urgente che il Governo intervenga su tale versante adottando misure efficaci a sostenere le famiglie in questa delicata fase - sottolinea Federconsumatori - avviando opportuni piani di rilancio dell'occupazione, operando la proroga del blocco dei licenziamenti e rafforzando l'azione di contrasto all'evasione fiscale".
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