L'Europa perde 60 miliardi di euro a causa dei prodotti taroccati

venditori di borse contraffatte
Borse, profumi, abiti, scarpe,  articoli sportivi,  giocattoli,  gioielli e orologi, musica registrata. Perfino  farmaci, alcolici ,vini, pesticidi,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Borse, profumi, abiti, scarpe,  articoli sportivi,  giocattoli,  gioielli e orologi, musica registrata. Perfino  farmaci, alcolici ,vini, pesticidi, smartphone, pneumatici e batterie. Sono questi i prodotti maggiormenti contraffatti che invadono i mercati europei. Nelle bancarelle o agli angoli delle strade della moda presidiate dai "vu' cumprà". A volte anche nei negozi. Chi li vende sa che si tratta di un reato, chi li compra spesso non ha la stessa percezione. Ma in realtà ogni anno l'industria del tarocco comporta perdite pari a 60 miliardi di euro, ovvero il 7,5% delle vendite dei 13 settori maggiormente colpiti. Il calcolo è stato fatto dall'Euipo, l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale.

A perderci non sono però solo i legittimi fabbricanti, ma l'intera comunità. Perché - sottolinea la ricerca - a causa delle merci contraffatte che invadono il mercato, gli originali sono prodotti in numero inferiore, e questo di fatto significa minori posti di lavoro regolari: 434.000 calcola sempre l'Euipo. E poi naturalmente c'è il minor gettito di imposte (sul "tarocco" non si pagano tasse).  Le perdite accumulate per i cittadini dell'Unione ammontano a 116 euro pro capite all'anno.
Il conto per l'Italia, patri delle "grandi firme" soprattutto di abbigliamento e design, è più salato: le perdite annue ammontano a oltre 8,6 miliardi di euro di fatturato, pari al 7,9% delle vendite dirette con impatto di circa 142 euro in meno per ogni abitante.
. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero