Auto, incentivi in arrivo: previsti 650 milioni per il 2022. Elettriche, ibride, Euro6 e rottamazione: cosa c'è da sapere

Entro mercoledì atteso il Dpcm

Auto, incentivi in arrivo: previsti 650 milioni per il 2022. Elettriche, ibride, Euro6 e rottamazione: cosa c'è da sapere
Gli italiani che vogliono (o devono) cambiare auto possono guardare con ottimismo al futuro. Perché già la prossima settimana è atteso il Dpcm - con ogni...

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Gli italiani che vogliono (o devono) cambiare auto possono guardare con ottimismo al futuro. Perché già la prossima settimana è atteso il Dpcm - con ogni probabilità entro mercoledì - sugli incentivi che riguarderanno il periodo 2022-2024 con uno stanziamento per il solo 2022 di 650 milioni di euro. È emerso - secondo quanto si apprende - dalla riunione a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Roberto Garofoli e i ministeri di Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini e Andrea Orlando. Gli incentivi riguarderanno auto elettriche, ibride e Euro6 e saranno ridotti se non ci sarà la rottamazione. Non saranno interessate le flotte aziendali. Ci sono le moto con rottamazione obbligatoria e il car sharing.

 

I motivi del ritardo

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento da remoto al Vtm, evento sulla mobilità innovativa alle Ogr di Torino, era stato polemico: «Il Mise già da due settimane ha mandato la proposta agli altri ministri. Il ministro dello Sviluppo economico propone, ma devono essere d’accordo i ministeri dell’Economia e della Mobilità sostenibile. Purtroppo i concerti non sono ancora arrivati», spiega Giorgetti. «Sono dispiaciuto per questi ritardi ma stiamo lavorando per la riconversione industriale dell’automotive e per la realizzazione di incentivi che coinvolgano non solo le auto elettriche, ma anche altre tipologie non inquinanti. Il mercato è in apnea e gli acquirenti sono in attesa, è nostro dovere dare risposte il prima possibile. Auspico che entro la settimana si riesca a trovare la condivisione da parte di tutti i ministri coinvolti».

Giorgetti sottolinea l’attenzione del Mise al settore: «Finalmente l’automotive è entrata nella scena politica. Per tanti mesi ho cercato di fare capire come sia centrale perché qui convergono le due grandi rivoluzioni che sono anche i pilastri del Pnrr, la rivoluzione digitale e quella ambientale, energetica. Credo che sia importante concentrarsi su quella che è la spina dorsale e industriale del Paese».

 

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Il Messaggero