(Teleborsa) - Iberdrola, colosso spagnolo del settore energetico, ha registrato un utile netto pari a 2,41 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2021, in calo del 10,2%...
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L'EBITDA è stato di 8,16 miliardi di euro, in crescita del 10,7%. "Reti e rinnovabili" hanno contribuito all'87% dell'EBITDA. Le divisioni "Generazione e fornitura" hanno visto l'EBITDA diminuire del 44,7% a 1,08 miliardi di euro, principalmente a causa dei prezzi elevati dell'elettricità in Spagna e nel Regno Unito, delle ondate di freddo in vari mercati e dell'impatto del Decreto Legge spagnolo 17/2021. Il flusso di cassa è aumentato del 7,2% a 6,41 miliardi di euro e la liquidità ha raggiunto 19 miliardi di euro, coprendo 19 mesi di fabbisogno finanziario.
Martedì il governo spagnolo ha dichiarato che avrebbe introdotto esenzioni a un decreto che originariamente avrebbe dovuto recuperare circa 2,6 miliardi di euro di profitti dalle società che hanno beneficiato degli aumenti dei prezzi. "Questo impatto verrà ritirato e non si prevede che continui nei prossimi mesi dopo la misura adottata ieri dal governo spagnolo", ha dichiarato l'amministratore delegato Ignacio Galan nella call post-trimestrale.
Intanto, gli investimenti lordi hanno continuato ad accelerare, raggiungendo il livello record di 7,03 miliardi di euro (+6%). Il 90% del capitale d'investimento è stato destinato allo sviluppo di nuove energie rinnovabili e progetti di smart grid. Gli investimenti nelle reti sono aumentati del 27% a 3,18 miliardi di euro. Iberdrola ha confermato la guidance confermata in precedenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero