(Teleborsa) - La Commissione europea ha aperto un'indagine approfondita sulla maxi-fusione tra Nvidia e ARM dopo che il produttore americano di schede grafiche aveva chiesto...
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"I semiconduttori sono ovunque nei prodotti e nei dispositivi che utilizziamo tutti i giorni, nonché nelle infrastrutture come i data center - ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione UE con delega alla concorrenza - Mentre Arm e NVIDIA non sono in concorrenza diretta, l'IP (proprietà intellettuale, ndr) di Arm è un input importante nei prodotti in concorrenza con quelli di NVIDIA, ad esempio nei datacenter, nel settore automobilistico e nell'Internet of Things".
"La nostra analisi mostra che l'acquisizione di Arm da parte di NVIDIA potrebbe portare a un accesso limitato o degradato all'IP di Arm, con effetti distorsivi in molti mercati in cui vengono utilizzati i semiconduttori - ha continuato la politica danese - La nostra indagine mira a garantire che le aziende attive in Europa continuino ad avere un accesso effettivo alla tecnologia necessaria per produrre semiconduttori all'avanguardia a prezzi competitivi".
L'operazione è stata notificata alla Commissione l'8 settembre 2021. Il 6 ottobre 2021 NVIDIA ha presentato impegni per affrontare alcune delle preoccupazioni preliminari della Commissione. Tuttavia, l'esecutivo UE ha ritenuto tali impegni insufficienti per "dissipare chiaramente i suoi seri dubbi sull'effetto dell'operazione". La Commissione avrà ora 90 giorni lavorativi (fino al 15 marzo 2022) per prendere una decisione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero