(Teleborsa) - "Serve l'attivazione urgente di nuovi corridoi per consentire anche a operatori internazionali vaccinati non Ema di partecipare alle fiere in Italia. Se il Governo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Importanti rassegne – ha aggiunto Danese - sono infatti momentaneamente costrette a rinunciare alla presenza di molti operatori provenienti in particolare da Cina, Russia, Corea, Giappone, Medio Oriente e tanti altri mercati considerati emergenti per il nostro made in Italy; un danno per il business dell'offerta italiana che chiediamo venga risolto il prima possibile. Quasi tutte le fiere internazionali del primo bimestre di quest'anno hanno già dovuto rinviare a primavera, ma – ha concluso il presidente Aefi - rischiano di saltare definitivamente se non si troverà una soluzione a questo gap normativo che ha pesato non poco nella scelta dei top player di posticipare le grandi rassegne".
Le regole attuali, in base a quanto ha potuto apprendere Aefi dalle comunicazioni disponibili, richiedono giorni di quarantena e/o vaccinazioni suppletive con vaccini riconosciuti da Ema. Queste disposizioni scoraggiano chi deve venire in Italia con continue disdette di operatori, in particolare dei Paesi terzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero