(Teleborsa) - E' unanime il giudizio dei sindacati sulla decisione di FCA di chiedere garanzie statali su un prestito per un importo a 6,3 miliardi di euro: la casa d'auto...
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Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha commentato la richiesta auspicando che i soldi "siano finalizzati e ci siano condizioni precise: che non ci siano delocalizzazioni e siano garantiti i livelli occupazionali".
Analoga la speranza della leader della Cisl, Annamaria Furlan, secondo cui "è assolutamente legittimo" che un Gruppo che impiega 60 mila lavoratori, senza considerare l'indotto, "abbia chiesto la garanzia dello Stato", ma per far uso dei soldi dei contribuenti "occorre, in primo luogo, l'impegno al mantenimento dei livelli occupazionali negli stabilimenti italiani" ed anche l'assicurazione "che le risorse siano utilizzate esclusivamente per gli investimenti produttivi nel nostro Paese".
Anche per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, "la cosa più importante è che il prestito debba essere, per sua natura, restituito" e che "debbano essere garantiti gli investimenti".
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Il Messaggero