Ancora guai per il social network più famoso al mondo: Facebook è stata condannata dall'Osservatorio della protezione dei dati britannico a pagare una multa di...
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«Facebook - questa l'accusa che ha portato alla sanzione - non ha protetto sufficientemente la privacy degli utenti sia prima, sia durante e dopo l'elaborazione illegale dei dati. Una società delle sue dimensioni e competenze avrebbe dovuto conoscere meglio la situazione e fare meglio».
L'importo della sanzione, non particolarmente alto se confrontato ai volumi di affari generati dal social network, è il massimo elevabile dall'Osservatorio, poiché la violazione è avvenuta prima dell'entrata in vigore delle nuove regole europee Gdpr (General Data Protection Regulation) e quindi il calcolo è stato effettuato sulle vecchie leggi, risalenti al 1998. Se la violazione fosse stata commessa dopo l'entrata in vigore delle nuove regole, la multa avrebbe
potuto raggiungere i 22 milioni di dollari o fino al 4% del fatturato globale, che nel 2017 è stato pari a 40,6 miliardi di dollari.
«Bene, ora tocca all'Antitrust italiano, che, grazie al nostro esposto, ha già aperto il 6 aprile un'istruttoria contro Facebook sull'uso dei dati personali», ha commentato così la decisione dell'Osservatorio britannico il presidente dell'Unione Nazionale Consumatorio Massimiliano Dona.
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Il Messaggero