(Teleborsa) - Fare il punto in vista della chiusura della trattativa sul dossier dell'ex Ilva, a pochi giorni dalla scadenza del 7 febbraio. Questo l'obiettivo al centro...
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Un incontro durato circa un'ora definito dal Premier "utile a verificare che ci siano obiettivi condivisi e a dare nuova linfa ai nostri negoziatori". Uscendo dall'ambasciata, prima di partire per Bruxelles, Conte ha affermato che nell'incontro non sono stati trattati dettagli tecnici ma sono state ribadite "le linee di fondo di questo negoziato", "ci siamo aggiornati" ha precisato. "Ovviamente – ha proseguito Conte – ci sono i nostri rispettivi negoziatori e lo staff di legali che stanno lavorando, si sta definendo il piano industriale, si stanno anche creando anche le premesse per l'ingresso del pubblico, perché, come abbiamo detto, ci sarà anche un investimento pubblico".
Sugli esuberi all'ex Ilva il Governo ritiene che "i numeri iniziali" di ArcelorMittal restino "inaccettabili". Conte, parlando con i giornalisti, ha infatti affermato di aver ribadito a Mittal che "i loro numeri iniziali non sono accettabili" e che per il governo italiano è "fondamentale preservare un livello occupazionale adeguato, elevato".
Tra i temi trattati durante il colloquio anche aspetti riguardanti la transizione energetica. "Voglio, vogliamo, tutto il Governo ma anche il sistema Italia, che Taranto diventi uno degli stabilimenti più innovativi al mondo, per quanto riguarda la transizione industriale ed energetica", ha rimarcato Conte.
Per quanto riguarda la scadenza di venerdì prossimo il presidente del Consiglio ha, infine, affermato che "in tribunale bisogna andarci, ma sarebbe bene arrivarci con un accordo".
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Il Messaggero