Energia, l'Antitrust multa Enel e Acea per illeciti su mercato libero e concorrenza

Energia, l'Antitrust multa Enel e Acea per illeciti su mercato libero e concorrenza
(Teleborsa) - L'Antitrust ha multato Enel ed Acea per avrer tenuto una condotta illecita, escludendo i concorrenti sul mercato libero dell'energia elettrica. ...

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(Teleborsa) - L'Antitrust ha multato Enel ed Acea per avrer tenuto una condotta illecita, escludendo i concorrenti sul mercato libero dell'energia elettrica.


Nella riunione dello scorso 20 dicembre, l'Antritrust ha deciso di sanzionare per 93 milioni di euro il Gruppo Enel e per oltre 16 milioni di euro Acea, per una mora complessiva che si aggira attorno ai 109 milioni di euro.

In particolare, ai due operatori viene contestato l'abuso della propria posizione sui mercati della vendita di energia elettrica, dove offrono il servizio pubblico di maggior tutela. Proprio grazie alla gestione di questo servizio, destinato a cessare il prossimo luglio 2020, il Gruppo Enel e Acea avrebbero pensato di indirizzare la clientela verso i propri contratti nel mercato libero dell'energia. Per anni, secondo l'AGCM, i due player dell'energia avrebbero raccolto i consensi sulla privacy dei propri clienti in maggior tutela, utilizzando poi le stesse liste per presentare agli stessi offerte mirate per la fornitura di energia elettrica.

Il procedimento avviato dall'Antitrust nel maggio del 2017, attraverso istruttorie differenti, evidenzia le modalità illegittime utilizzate dal gruppo Enel e da Acea, mentre accerta un comportamento corretto del Gruppo A2A, per il quale non sono stati raccolti sufficienti elementi probatori.

Il Gruppo Enel
, risponde alle accuse sottolineando di "aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative vigenti" e si dice convinto di poter "dimostrare la correttezza del proprio operato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale al quale farà immediatamente ricorso".


Enel, inoltre, ritiene che "l'Autorità non abbia preso in considerazione le dettagliate analisi economiche e i dati forniti, che dimostrano inequivocabilmente l'assenza di qualsiasi interferenza con le dinamiche con le quali i clienti decidono di rimanere nel cosiddetto mercato tutelato o di passare nel mercato libero". Le società del Gruppo Enel, quindi, continueranno a "difendere la correttezza delle proprie condotte in tutte le sedi competenti, confidando in verifiche più approfondite dei giudici che saranno aditi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero