Da gas e petrolio arriva il 12% del pil della Basilicata, 840 milioni di royalties in 5 anni

Il pozzo di estrazione Gorgoglione 2, che fa parte del progetto Tempa Rossa in Basilicata
Una produzione media quotidiana di 78 mila barili di petrolio al giorno (pari al 70% del totale nazionale) e 25 mila di gas (20%), con 840 milioni di euro di royalties versate...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una produzione media quotidiana di 78 mila barili di petrolio al giorno (pari al 70% del totale nazionale) e 25 mila di gas (20%), con 840 milioni di euro di royalties versate negli ultimi cinque anni agli enti locali, pari a una media di circa 167 milioni di euro l'anno (14 milioni circa al mese). E' la fotografia dell'industria estrattiva in Basilicata, attività che vale il 12% del pil regionale, con 125 imprese che operano nel settore. I dati emergono dalla ricerca «La Basilicata vista da una nuova prospettiva», realizzata da Confindustria Basilicata in collaborazione con il Centro studi di Shell Italia E&P, su dati Istat e del Ministero dello Sviluppo economico, e presentata in questi giorni a Potenza nel corso di una conferenza stampa dal vicepresidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma e dal direttore commerciale di Shell Italia E&P, Tom Kjolberg.


Il pil pro capite in Basilicata, sostiene ancora la ricerca di Confindustria e Centro studi Shell, è il più alto tra le regioni limitrofe e quello con «un trend più marcato»: dal 2005 è cresciuto più che in altre regioni e, ad esempio, nel 2014 (a fronte di una media del Mezzogiorno di 17.509 euro) quello lucano è stato di 18.740 euro rispetto ai circa 16.800 di Campania e Puglia. Circa tremila persone lavorano nel settore estrattivo, tra occupazione diretta e indotto, a cui se ne aggiungono «diecimila derivanti dal supporto delle royalties all'economia regionale». Il tasso di disoccupazione è complessivamente del 13,7% rispetto alla media del 20% delle regioni vicine, e nel potentino il dato scende al 13,3, «il più basso di tutto il Mezzogiorno».


I proventi incidono anche sulla fiscalità regionale, con un'addizionale Irpef al 1,23% (dato 2015 per redditi inferiori a 75 mila euro) minore di quella campana e calabra. La Basilicata, infine, emerge ancora dalla ricerca, «primo produttore di idrocarburi in Italia, registra la migliore percentuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul totale della produzione, con un trend crescente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero