ENEA, individuato in Antartide sito dove estrarre il più lungo "archivio" climatico su ghiaccio

ENEA, individuato in Antartide sito dove estrarre il più lungo "archivio" climatico su ghiaccio
(Teleborsa) - È stato individuato in Antartide, a 40 km dalla base italo-francese Concordia, il sito di perforazione dove estrarre carote di ghiaccio fino a 2.730 metri di...

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(Teleborsa) - È stato individuato in Antartide, a 40 km dalla base italo-francese Concordia, il sito di perforazione dove estrarre carote di ghiaccio fino a 2.730 metri di profondità, che serviranno a ricostruire il clima globale degli ultimi 1,5 milioni di anni. Un risultato ottenuto grazie al progetto "Oltre EPICA – Oldest Ice", coordinato dall'Istituto tedesco per la ricerca marina e polare "Alfred Wegener" e finanziato dall'Unione europea, che ha visto il coinvolgimento di ricercatori provenienti da 14 istituzioni di 10 paesi europei. L'annuncio è stato dato questa mattina nel corso dell'assemblea generale della European Geosciences Union a Vienna.


Al progetto partecipa per l'Italia un team di esperti coordinato da Carlo Barbante dell'Università Ca' Foscari di Venezia e ricercatore associato del CNR; le attività si svolgono nell'ambito del Piano Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), attuato dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico e dall'ENEA per gli aspetti logistici.

I ricercatori hanno selezionato come sito per la perforazione uno dei luoghi più freddi, spogli e inospitali della Terra, "Little Dome C", che si trova ad un paio d'ore di motoslitta da "Concordia" nella regione della Terra di Wilkes a una quota di 3.233 metri sul livello del mare. Un luogo in cui le precipitazioni sono molto limitate e dove la temperatura media annuale è di -54 °C (il termometro sale di rado sopra i -20 °C e in inverno precipita a -80 °C).

Grazie alle piccole bolle d'aria, intrappolate nel ghiaccio nel momento in cui si è formato, gli scienziati del clima possono misurare le concentrazioni di importanti gas a effetto serra come anidride carbonica e metano, riscontrando una chiara connessione: infatti, nei periodi in cui il clima terrestre è stato più freddo, in atmosfera si registrava una quantità decisamente inferiore di CO2 e metano rispetto ai periodi più caldi.


Se, come atteso, l'Unione Europea approverà la seconda fase del progetto, un team di esperti coordinati da Carlo Barbante attrezzerà un campo a "Little Dome C" a partire da dicembre 2019. I ricercatori dovranno vivere in container e tende durante le operazioni di perforazione, il cui inizio è programmato per il novembre 2021, con l'obiettivo di prelevare carote di 10 centimetri di diametro. Le operazioni continueranno per tre estati antartiche, da metà novembre a inizio febbraio, finché sarà raggiunta la profondità di 2.730 metri nel 2024. I primi dati dovrebbero essere disponibili nel 2025. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero