ENAC, firmato Memorandum per ampliare voli con la Cina

ENAC, firmato Memorandum per ampliare voli con la Cina
(Teleborsa) - Firmato dall'ENAC un Memorandum con l'obiettivo di ampliare i collegamenti aerei tra Italia e Cina. L'intesa è stata siglata nell'ambito del negoziato aereo...

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(Teleborsa) - Firmato dall'ENAC un Memorandum con l'obiettivo di ampliare i collegamenti aerei tra Italia e Cina. L'intesa è stata siglata nell'ambito del negoziato aereo bilaterale tra l'Italia e la Repubblica Popolare Cinese che si è svolto ieri, lunedì 13 gennaio a Pechino. La delegazione italiana, guidata dal Presidente dell'ENAC Nicola Zaccheo e dal Direttore Generale Alessio Quaranta, era composta da rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Ambasciata italiana a Pechino, oltre che da un team di dirigenti e tecnici dell'Ente. L'incontro per il negoziato è stato aperto da un indirizzo di saluto dell'ambasciatore italiano in Cina Luca Ferrari.


All'esito dell'incontro, spiega Enac in un comunicato, "è stato firmato dal Presidente Zaccheo e dal suo omologo cinese un importante Memorandum di Intesa tra l'Italia e la Repubblica Popolare della Cina finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business. L'importante accordo è stato raggiunto proprio nell'anno in cui si celebrano i cinquant'anni dall'inizio delle relazioni diplomatiche con Pechino, anno dedicato anche allo sviluppo della cultura e del turismo tra l'Italia e la Cina".

Il Memorandum - che rappresenta una ulteriore conferma dell'importanza delle relazioni tra Italia e Cina nel settore dell'aviazione civile con benefici che avranno ricadute sul mercato e sugli interessi commerciali di entrambi i Paesi - precisa ancora l'Ente, prevede un considerevole ampliamento delle intese precedenti risalenti al 2015 e in particolare: incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali per parte, di cui 108 con decorrenza immediata, con un incremento di 28 a partire dalla stazione estiva 2021 e di ulteriori 28 a partire dalla stagione estiva 2022; punti di destinazione liberi nei rispettivi territori; code sharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell'altra Nazione; co-terminalizzazione (possibilità di servire con lo stesso volo più scali dell'altro Paese), ad eccezione delle principali rotte (Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e Shanghai- Guangzhou per i vettori italiani; Roma e Milano per le compagnie cinesi); per il trasporto cargo 14 frequenze a settimana con possibilita' di operare diritti di traffico di quinta liberta' su 4 punti 'intermedi' e su 4 punti 'oltre'.

Soddisfazione espressa dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli: "L'Italia diventa la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina, grazie all'accordo siglato da ENAC con l'aviazione civile cinese. Voglio esprimere la mia soddisfazione per un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due paesi. La natura stessa dell'accordo, che prevede un incremento della capacità e punti di destinazione liberi sui territori, avrà una ricaduta positiva per diversi scali nel nostro paese. Sono certa che il nostro tessuto economico saprà cogliere l'importanza di questa sfida".

"Si tratta di un risultato eccezionale – ha evidenziato il Presidente Nicola Zaccheo – ottenuto grazie al lavoro svolto dall'ENAC con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sono state triplicate le frequenze aeree settimanali tra i due Stati. Con la liberalizzazione del numero di città italiane e cinesi che potranno avere collegamenti diretti e in code sharing regionale, così come con l'aumento delle tratte anche per il trasporto cargo, nel prossimo

triennio si apriranno enormi opportunità di sviluppo commerciale, turistico e industriale per il nostro Paese". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero