Di Maio:«Le esigenze di rinnovamento in Bankitalia sono state espresse anche dalla Lega»

La sede di Bankitalia
Di Maio insiste. E sulle nomine di gran parte del Direttorio di Bankitalia è deciso a mettere più di un becco. Il caso si è aperto  due settimana con la...

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Di Maio insiste. E sulle nomine di gran parte del Direttorio di Bankitalia è deciso a mettere più di un becco. Il caso si è aperto  due settimana con la scadenza del mandato di Luigi Federico Signorini. Dopo gli attacchi frontali dello stesso Di Maio e Matteo Salvini, seguiti al mancato via libera politico nel consiglio dei ministri del 7 febbraio è stata  di fatto congelata la riconferma di Signorini tra i vicedirettori di Palazzo Koch (e membro del Direttorio), peraltro indicato dal governatore Ignazio Visco. Ora il caso è stato avocato dal premier Giuseppe (insieme probabilmente al rinnovo a maggio del direttore generale e dell'altro vicedirettore generale Valeria Sannucci), ma serviranno motivazioni “pesanti" al governo per giustificare «l'azzeramento» dei vertici che continuano a voler portare avanti. dovranno essere abbastanza “pesanti” da giustificare uno scontro con le indicazioni di Visco, deciso a quanto a pare a insistere nell'indicazione di Signorini.Finora Di Maio ha sostenuto la linea dura dello scontro, mentre Salvini ha rimesso, almeno ufficialmente, la decisione a Conte.Ieri Di Maio è tornato sull'argomento per spazzare il campo da possibili scontri all'interno della maggioranza. Sul dossier Bankitalia e in particolare sul caso di Signorini, «ci si sta muovendo con il massimo dialogo», ha precisato ieri il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico,«siamo chiamati anche ad altre scadenze nei prossimi mesi in Bankitalia, farà parte di un discorso unico ma che non ci vede in contrapposizione». E ancora: «È prima di tutto una scelta che coinvolge il governo e tutte e due le forze politiche hanno espresso esigenze di rinnovamento, anche in Consiglio dei ministri». Ma quale sarà l'approdo di qesto «rinnovamento» non si vede ancora all'orizzonte.
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Il Messaggero