Sulla crescita italiana pesa la congiuntura economica internazionale ma il Pil si riprenderà. A sostenerlo è il vice premier, Luigi Di Maio, che ha così...
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«I dati Istat parlano chiaro: nel terzo trimestre 2018 il Pil si è fermato, mentre su base annua la crescita è diminuita dall'1,2% allo 0,8%. A chi ci attacca, come il bugiardo seriale Renzi, ricordiamo che il risultato del 2018 dipende dalla Manovra approvata a dicembre 2017, che è targata Partito Democratico. Tutti sanno che la nostra Manovra del Popolo deve ancora essere approvata e non può aver avuto nessun effetto sul rallentamento in atto», scrive il vicepremier, Luigi Di Maio, sul blog del M5s.
E aggiunge: «Se abbiamo alzato il deficit, scontrandoci con la Commissione Europea, è proprio perché vogliamo dare impulso ad un'economia che il Pd ha condannato ad una lunga stagnazione. Dobbiamo reagire all'annunciato fallimento dei governi Letta, Renzi, Gentiloni e lo faremo rilanciando gli investimenti produttivi, aumentando il reddito degli italiani in difficoltà e abbassando la pressione fiscale sulle imprese», assicura il vicepremier ribadendo che «queste misure saranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2019 e non arretreremo davanti a niente e nessuno per garantire agli italiani una politica economica finalmente espansiva». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero