Il Consiglio dei ministri «ha approvati il Def, un Def particolare, come si dice in gergo a politiche invariate, che non contiene la parte programmatica delle riforme che...
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La crescita nel Def è confermata «all'1,5%. Questa cifra riflette un atteggiamento prudenziale di quello che l'economia può produrre». Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Le clausole di salvaguardia sugli aumenti Iva «nella versione» del Def approvata dal governo «sono tenute dentro, nell'aspettativa che, come in passato, il prossimo governo presenti misure per rimuoverle», ha poi sottolineato il ministro.
«Il rapporto tra deficit e pil è collocato al 2,3 per il 2017. Questo numero, più alto dell'iniziale previsione dell'1,9 incorpora risorse che il Governo ha messo per aggredire la situazione difficile dal punto di vista bancario», ha proseguito Padoan. Nel 2018 il debito «diminuisce in misura visibile, di un punto percentuale», ha detto ancora Padoan, sottolineando che si tratta di «un dato estremamente importante in un contesto in cui negli anni passati continuava a crescere ed era considerato come uno dei principali fattori di rischio dell'unione monetaria». Ora «sta diminuendo» grazie a una «oculata gestione» che mostra che « la strategia è quella giusta non è necessario deviare o pensare a misure eccezionali».
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Il Messaggero