Il decreto “anti-recessione” da 3,6 miliardi di euro del governo è pronto. O quasi. Questa mattina dovrà essere un vertice politico al quale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Statali, Dadone: «Mini-rinvii dei concorsi pubblici, in arrivo i mezzi per il telelavoro»
Coronavirus, tamponi: Roma vuole cambiare, test anche fuori dallo Spallanzani
Anche in questo caso verrà fatta una distinzione tra zona rossa, zona gialla e resto del Paese. Per le imprese della zona rossa che potranno dimostrare cali di fatturato di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’indennizzo sarà totale. Avverrà tramite il riconoscimento da parte dello Stato di un credito di imposta che però, a differenza di quanto avviene solitamente, sarà immediatamente esigibile e non spalmato su più anni. Questo significa che sarà in pratica equivalente ad un aiuto monetario.
IL MECCANISMO
Nella zona gialla, quelle città e quelle province che hanno effetti indiretti e indotti dall’emergenza, gli indennizzi saranno riconosciuti solo per quelle attività che hanno dovuto subire delle chiusure a causa delle ordinanze necessarie a tutelare la salute pubblica. Anche in questo caso il meccanismo sarà lo stesso, quello cioè del credito di imposta. Per il resto dell’Italia gli interventi riguarderanno soprattutto la concessione della Cassa integrazione in deroga per quelle attività che hanno subito i danni maggiori, dagli alberghi, alle palestre fino alle altre attività ricreative e culturali. Sul tavolo del governo c’è poi il rafforzamento delle misure sanitarie. Anche su questo fronte saranno concentrate nuove risorse.
L’intenzione, come ha spiegato Roberto Speranza nella riunione di maggioranza, è aumentare del 50% i letti di rianimazione e raddoppiare quelli di pneumologia e malattie infettive. Per ora sono questi gli interventi che il governo è in grado di attivare e che, secondo fonti tecniche che hanno partecipato ai vertici di ieri, hanno in pratica assorbito tutti i 3,6 miliardi disponibili. Per le misure più strutturali e organiche dunque, come l’accelerazione degli investimenti, lo sblocco dei cantieri e le semplificazioni, arriverà un terzo decreto nelle prossime settimane.
Un testo che dovrebbe recepire anche il «pacchetto Patuanelli», nel quale dovrebbe essere inserito il nuovo ecobonus per l’efficientamento energetico con sgravi del 100% e sconti in fattura, gli incentivi alla rottamazione delle auto oltre agli incentivi per il «reshoring» delle imprese che hanno delocalizzato all’estero. Ieri il leader dell’Ugl, Paolo Capone, ha detto che «se non si interviene subito sono a rischio più di un milione di posti di lavoro». Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha invece presentato un pacchetto per sostenere l’export.
Il piano straordinario per il Made in Italy, come lo ha definito il ministro dello Sviluppo economico, avrà a disposizione i 316 milioni già oggi in capo all’Agenzia per il commercio estero che si sommano a 400 milioni di euro che ha in dotazione il fondo Sace-Simest per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Il Messaggero