Ddl Concorrenza, nella bozza stop ai servizi premium di telefonia senza consenso. Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità

Ddl Concorrenza, nella bozza stop ai servizi premium di telefonia senza consenso. Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità
Ddl Concorrenza, nella bozza spunta lo stop ai servizi premium di telefonia senza consenso: le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ddl Concorrenza, nella bozza spunta lo stop ai servizi premium di telefonia senza consenso: le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi. Questa la previsione contenuta nella bozza del ddl Concorrenza per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Si stabilisce il divieto anche di attivare senza il consenso espresso e documentato dell'utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con SMS e MMS, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione.

 

Pensioni, Orlando: dopo Manovra confronto su regime equo e sostenibile

Energia, Bonomi: Governo apra confronto su escalation prezzi

 

Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità

Per ridurre i poteri discrezionali nella nomina dei dirigenti ospedalieri, la bozza del ddl Concorrenza interviene sui principi cui devono attenersi le regioni per le procedure per il conferimento degli incarichi. Fra le novità, è previsto che la commissione non presenti più al direttore generale una terna ma rediga una graduatoria (su curricula, titoli professionali, volumi di attività, aderenza al profilo ricercato e colloquio). Poi il dg nomina chi ha il miglior punteggio. In caso di dimissioni o decadenza del dirigente entro due anni, viene sostituito scorrendo la graduatoria anziché con uno dei due professionisti nella terna.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero