Ddl Concorrenza, nella bozza stop ai servizi premium di telefonia senza consenso. Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità

Ddl Concorrenza, nella bozza stop ai servizi premium di telefonia senza consenso. Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 22:07

Ddl Concorrenza, nella bozza spunta lo stop ai servizi premium di telefonia senza consenso: le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi. Questa la previsione contenuta nella bozza del ddl Concorrenza per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Si stabilisce il divieto anche di attivare senza il consenso espresso e documentato dell'utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con SMS e MMS, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione.

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Nomine dei primari, spunta norma anti-discrezionalità

Per ridurre i poteri discrezionali nella nomina dei dirigenti ospedalieri, la bozza del ddl Concorrenza interviene sui principi cui devono attenersi le regioni per le procedure per il conferimento degli incarichi.

Fra le novità, è previsto che la commissione non presenti più al direttore generale una terna ma rediga una graduatoria (su curricula, titoli professionali, volumi di attività, aderenza al profilo ricercato e colloquio). Poi il dg nomina chi ha il miglior punteggio. In caso di dimissioni o decadenza del dirigente entro due anni, viene sostituito scorrendo la graduatoria anziché con uno dei due professionisti nella terna.

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