La Cina dichiara guerra alla moneta virtuale, Bitcoin ancora giù poi recupera

La Cina dichiara guerra alla moneta virtuale, Bitcoin ancora giù poi recupera
Criptovalute di nuovo in caduta sulle piattaforme online, a causa delle dichiarazioni del numero due della banca centrale cinese, che ha dichiarato guerra alla moneta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Criptovalute di nuovo in caduta sulle piattaforme online, a causa delle dichiarazioni del numero due della banca centrale cinese, che ha dichiarato guerra alla moneta virtuale e agli scambi non regolamentati.


Già la Corea del Sud qualche tempo fa aveva posto un divieto agli scambi e la stessa Cina ne aveva vietato le procedure di sottoscrizione di criptovalute dichiarandole come offerte "non autorizzate", ma ciò aveva fatto proliferare la circolazione su piattaforme non regolamentate, che ora vengono messe nel mirino dalle autorità monetarie.

Il Bitcoin tuttavia risale dopo avere toccato il minimo in sei settimane, scivolando verso gli 11.000 dollari. La valuta digitale nel pomeriggio cedeva il 9%, ma sopra quota 12.000, a 12.159 dollari. A metà dicembre bitcoin aveva superato i 19.000 dollari.

A seguire Bitcoin sulla via dei ribassi sono anche le altre principali valute digitali: Ethereum, anche nota come ether, cala del 9%, ma era arrivata a perdere il 21%, mentre Ripple arretra dell'11,7% dopo essere arrivata a cedere il 27%. «Bitcoin è scesa sotto i 12.000 dollari, sembra che il cappio delle autorità di regolamentazione si stia stringendo. Prima o poi il bitcoin dovrà fare i conti con una stretta regolatoria», ha detto Neil Wilson, analista di Etx Capital. 

Pan Gongsheng, vice governatore della People Bank of China (Pcoc), ha dichiarato che il governo dovrebbe continuare e esercitare pressioni sugli scambi centralizzati della moneta virtuale e prevenire il crescere dei rischi collegati a quei mercati. Il numero due della Pboc ha poi detto che le autorità dovrebbero mettere al bando la gestione centralizzata degli scambi e le società che offrono servizi correlati. Come corollario Pechino dovrebbe bloccare i siti web nazionali ed esteri e le relative app che consentono l'accesso agli scambi sulla moneta virtuale.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero