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Ritornano, ancora una volta, i consigli dei ministri notturni. Segno che chiudere il nuovo decreto indennizzi non è stato semplice, anche se poi alle 2.15 si è accesa la luce verde. Tra i punti fermi: i ristori nelle zone rosse salgono. Quelli di Bar, gelaterie e pasticcerie aumenteranno del 50%.
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Significa che il contributo passerà dal 150% di quello incassato a luglio, al 200%. Cosa significa in soldi? Un Bar che fattura fino a 400 mila euro l’anno e che si trova in zona rossa, avrà un sostegno che si avvicinerà ai 4 mila euro circa, contro i 3 mila euro di un Bar che invece non è in zona rossa. Una gelateria passerà da un aiuto di 3.400 euro a uno di 4.600 euro circa (sempre se in zona rossa).
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«Stiamo lavorando per estendere i ristori anche a categorie come i fotografi, le lavanderie industriali e altre ancora», ha detto ieri il relatore del primo decreto ristori, Vincenzo Presutto.
Poi ci sono i Centri commerciali. Come noto per la grande distribuzione ci sarà l’obbligo di chiusura sabato e domenica. Le attività che si trovano all’interno dei Centri avranno un indennizzo pari al 30% di quello erogato a luglio. Se l’attività rientra in uno dei codici Ateco del primo decreto ristori, il 30% va considerato aggiuntivo all’indennizzo precedente. Per fare tutto questo, il governo in poche settimane ha dovuto trovare oltre 7 miliardi di euro nelle pieghe del bilancio senza fare nuovo deficit: ai 5,5 miliardi del primo decreto infatti, si aggiungeranno i circa 2 del nuovo.
Tra le misure ci sono molte novità. La principale è lo slittamento delle scadenze fiscali di novembre. I versamenti di novembre di Irpef, Irap e Iva per le imprese presenti nelle aree con i contagi più elevati, slitteranno al 16 marzo del prossimo anno e potranno essere versati anche in 4 rate. Ci sarà anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, quella che si paga a dicembre. Questa misura è già stata introdotta per le attività costrette alla chiusura anticipata in tutta Italia, ma nelle zone rosse sarà allargata ad altri settori. L’esenzione si potrà avere sempre a patto che l’esercente dell’attività sia anche il proprietario dell’immobile.
LE FAMIGLIE
Tornano anche le misure per le famiglie costrette dalla chiusura delle scuole nelle zone rosse ad avere i figi a casa. Due le misure previste che valgono per i ragazzi delle scuole medie e solo nelle zone rosse: il congedo straordinario al 50% di stipendio per i genitori che decidono di stare a casa (ma possono usarlo solo se il loro lavoro non può essere svolto in forma smart working); e il bonus baby sitter. Questa volta l’assegno sarà di mille euro, sarà erogato sempre dall’Inps tramite il libretto famiglia e non potrà essere cumulato con il congedo Covid. Intanto ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato che i primi 211 mila bonifici dell’Agenzia delle Entrate relativi ai ristori del primo decreto, sono già partiti e tra lunedì e martedì saranno accreditati sui conti dei beneficiari. L’Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini, insomma, è riuscita ad organizzare ancora una volta i pagamenti a tempo di record.
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Il Messaggero