Covid, bonus baby sitter: mille euro per i figli a casa, tasse rinviate, ristori più alti

Covid, Scuola, bonus baby sitter: mille euro per i figli a casa, tasse rinviate, ristori più alti
di Andrea Bassi
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Sabato 7 Novembre 2020, 02:07 - Ultimo aggiornamento: 11:47

Ritornano, ancora una volta, i consigli dei ministri notturni. Segno che chiudere il nuovo decreto indennizzi non è stato semplice, anche se poi alle 2.15 si è accesa la luce verde. Tra i punti fermi: i ristori nelle zone rosse salgono. Quelli di Bar, gelaterie e pasticcerie aumenteranno del 50%.

Covid e ristori

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Significa che il contributo passerà dal 150% di quello incassato a luglio, al 200%.

Cosa significa in soldi? Un Bar che fattura fino a 400 mila euro l’anno e che si trova in zona rossa, avrà un sostegno che si avvicinerà ai 4 mila euro circa, contro i 3 mila euro di un Bar che invece non è in zona rossa. Una gelateria passerà da un aiuto di 3.400 euro a uno di 4.600 euro circa (sempre se in zona rossa).

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«Stiamo lavorando per estendere i ristori anche a categorie come i fotografi, le lavanderie industriali e altre ancora», ha detto ieri il relatore del primo decreto ristori, Vincenzo Presutto. Le categorie aggiunte in realtà sono 19, tra cui molte che avevano lamentato l’esclusione. Ci sono le rosticcerie, gli interpreti, i fuochi d’artificio e persino tatuatori e sexy shop.

Poi ci sono i Centri commerciali. Come noto per la grande distribuzione ci sarà l’obbligo di chiusura sabato e domenica. Le attività che si trovano all’interno dei Centri avranno un indennizzo pari al 30% di quello erogato a luglio. Se l’attività rientra in uno dei codici Ateco del primo decreto ristori, il 30% va considerato aggiuntivo all’indennizzo precedente. Per fare tutto questo, il governo in poche settimane ha dovuto trovare oltre 7 miliardi di euro nelle pieghe del bilancio senza fare nuovo deficit: ai 5,5 miliardi del primo decreto infatti, si aggiungeranno i circa 2 del nuovo.

Tra le misure ci sono molte novità. La principale è lo slittamento delle scadenze fiscali di novembre. I versamenti di novembre di Irpef, Irap e Iva per le imprese presenti nelle aree con i contagi più elevati, slitteranno al 16 marzo del prossimo anno e potranno essere versati anche in 4 rate. Ci sarà anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, quella che si paga a dicembre. Questa misura è già stata introdotta per le attività costrette alla chiusura anticipata in tutta Italia, ma nelle zone rosse sarà allargata ad altri settori. L’esenzione si potrà avere sempre a patto che l’esercente dell’attività sia anche il proprietario dell’immobile. 


LE FAMIGLIE


Tornano anche le misure per le famiglie costrette dalla chiusura delle scuole nelle zone rosse ad avere i figi a casa. Due le misure previste che valgono per i ragazzi delle scuole medie e solo nelle zone rosse: il congedo straordinario al 50% di stipendio per i genitori che decidono di stare a casa (ma possono usarlo solo se il loro lavoro non può essere svolto in forma smart working); e il bonus baby sitter. Questa volta l’assegno sarà di mille euro, sarà erogato sempre dall’Inps tramite il libretto famiglia e non potrà essere cumulato con il congedo Covid. Intanto ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato che i primi 211 mila bonifici dell’Agenzia delle Entrate relativi ai ristori del primo decreto, sono già partiti e tra lunedì e martedì saranno accreditati sui conti dei beneficiari. L’Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini, insomma, è riuscita ad organizzare ancora una volta i pagamenti a tempo di record. 
 

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