(Teleborsa) - Diverse regioni italiane rischiano già dalla prossima settimana di tornare in zona arancione. La comparsa delle varianti del Covid in diverse aree del Paese e il...
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Tra gli osservati speciali c'è l'Abruzzo dove il rischio di sforare la soglia dell'1,25 dell'indice Rt resta alto, con le province di Pescara e Chieti che sono già passate alla zona rossa. Zona gialla a rischio anche per Lombardia – sono quattro i comuni in lockdown – Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche. L'allarme è scattato anche per Basilicata, che ha individuato un caso di variante inglese, e Toscana dove invece è stata individuata la variante brasiliana (come già era successo in Veneto). Si attendono quindi i dati del monitoraggio settimanale di ISS e Ministero della Sanità per capire le misure restrittive da intraprendere a livello regionale che come di consueto dovrebbero essere pubblicati nella giornata di venerdì. È attesa a giorni anche la decisione sul divieto di spostamento tra Regioni visto che l'ultimo decreto ha fissato al 25 febbraio il termine.
Nel frattempo, il nuovo governo Draghi è alle prese con il lavoro di snellimento del Comitato tecnico scientifico. Al Cts dovrebbe essere affiancata una cabina di regia dei ministri che valuti oltre all'aspetto normativo dei provvedimenti anche quello economico con l'obiettivo di evitare nuovamente i disguidi generati dal "caso sci" questa settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero