L'esplosione dell'epidemia di coronavirus è ormai evidente - da inizio marzo - anche nelle statistiche generali sulla mortalità, Non solo quelle...
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Le rilevazioni del ministero della Salute permettono anche in una certa misura di capire dove sono avvenuti questi decessi in più, anche se sono solo 13 le città nelle quali si possono ricavare indicazioni specifiche sul punto. La suddivisione è tra morti intra-ospedaliere ed extra-ospedaliere: al momento non si possono individuare in modo distinto gli eventi avvenuti in residenze per anziani o case di riposo, anche se è verosimile che una buona parte della mortalità extra-ospedaliera rientri in questa categoria.
Dai numeri emerge una differenza tra Nord e Centro-Sud. Nelle città settentrionali l’incremento della mortalità osservato è pari al 75% per cento in ospedale e al +55% fuori; l'aumento dei decessi ospedalieri è più vistoso per la classe di età tra i 75 e gli 84 anni. Al Centro e al Sud invece, su numeri che complessivamente sono comunque molto più bassi, l'incremento è maggiore fuori dall'ospedale per tutte le fasce di età, salvo quella tra i 65 e i 74 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero