L'allarme dei floricoltori del distretto di Viareggio: «Siamo costretti a mandare al macero milioni di fiori e piante»

L'allarme dei floricoltori del distretto di Viareggio: «Siamo costretti a mandare al macero milioni di fiori e piante»
Milioni di tulipani, ranuncoli, steli di fresia, ortensie ed altre piante e fiori tipici del distretto floricolo della Versilia saranno distrutte nei prossimi giorni. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Milioni di tulipani, ranuncoli, steli di fresia, ortensie ed altre piante e fiori tipici del distretto floricolo della Versilia saranno distrutte nei prossimi giorni. Il coronavirus colpisce anche loro: niente concvegni, niente venti, niente cerimonie, niente allestimenti, e quindi milioni di fiori e piante in vaso invendute. Per il sistema fiori di Viareggio è il più grave momento della sua storia. Ancora non c'è un calcolo esatto del danno economico, ma è sicuramente rilevante. Secondo Coldiretti si tratta di decine di milioni di euro. Solo nel distretto viareggino - spiega l'associazione - andranno in fumo «milioni di esemplari, giunti a maturazione, stoccati e pronti per il mercato». «Sono settimane di lavoro ed investimenti e programmazione» che «non produrranno nessun risultato economico. Fiori e piante sono prodotti deperibili e per questa ragione dovranno essere distrutti e smaltiti».

Dice  Maurizio Fantini, direttore di Coldiretti Lucca che «con la scusa del Coronavirus le esportazioni di fiori toscani sono state ingiustamente bloccate alle frontiere con motivazioni pretestuose e grave danno per le imprese mentre si moltiplicano i casi di carichi di prodotti florovivaistici fermati alle dogane dei Paesi vicini, Francia in primis». Il coronavirus - ricorda Coldiretti - non si trasmette  con le piante e non c'è dunque alcun rischio nella loro immissione sul mercato.
«Purtroppo - analizza ancora Fantini - non nutriamo grandi aspettative nemmeno per la domenica delle Palme. Sta andando in fumo il 75% del fatturato annuale del settore che si concretizza in questi mesi. Siamo al dramma». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero