Coronavirus, Coldiretti: "Crolla export alimentare Made in Italy in Cina"

Coronavirus, Coldiretti: "Crolla export alimentare Made in Italy in Cina"
(Teleborsa) - Crollano del 19,1% le esportazioni alimentari Made in Italy in Cina per effetto dell'emergenza coronavirus che ha interrotto i flussi commerciali con il Paese...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Crollano del 19,1% le esportazioni alimentari Made in Italy in Cina per effetto dell'emergenza coronavirus che ha interrotto i flussi commerciali con il Paese asiatico, il primo ad essere colpito dalla pandemia. È quanto emerge dall'analisi effettuata dalla Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero a febbraio, quando l'allarme era ancora confinato soprattutto nel gigante asiatico.


"Il brusco calo in Cina – sottolinea la Coldiretti – anticipa di fatto quello che è successo poi in tutto il mondo nei mesi di marzo ed aprile segnati inizialmente dalle campagne diffamatorie nei confronti del Made in Italy a tavola". Campagne partite con lo spot della tv francese sulla "pizza Corona" contaminata dal pizzaiolo italiano e alimentate poi – continua la Coldiretti – da "disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale, anche di Paesi alleati, con addirittura la assurda richiesta di certificati virus free sulle merci". Tale richiesta – spiega la Coldiretti – è poi "svanita non appena il virus si è propagato in tutto il Pianeta con la chiusura delle frontiere e le misure per contenimento che hanno determinato il brusco freno al commercio a livello globale".

In tale scenario, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, il 70% delle imprese agroalimentare che esportano ha segnalato una diminuzione delle vendite all'estero a marzo per effetto di una pioggia di disdette provenienti dai clienti di tutto il mondo. Dallo studio emerge, inoltre, che a pagare il conto più pesante sono stati il settore del vino e del florovivaismo, ma difficoltà sono segnalate anche per ortofrutta, formaggi, salumi e conserve. Un andamento che – sottolinea il Rapporto – rappresenta una brusca inversione di tendenza rispetto al record delle esportazioni fatto segnare nel primo bimestre del 2020 con un balzo dell'11,6% rispetto al 2019 in cui complessivamente per l'agroalimentare era stato raggiunto il massimo di sempre a 44,6 miliardi di euro.





Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero