CGIA, è boom delle micro imprese

CGIA, è boom delle micro imprese
(Teleborsa) - "Micro" solo per modo di dire: in Italia sono oltre 4,1 milioni di unità e offrono lavoro a quasi 7,6 milioni di cittadini, pari al 44,5% del totale. In pratica,...

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(Teleborsa) - "Micro" solo per modo di dire: in Italia sono oltre 4,1 milioni di unità e offrono lavoro a quasi 7,6 milioni di cittadini, pari al 44,5% del totale. In pratica, quasi 1 italiano su 2 lavora in una micro impresa, come si apprende dall'Ufficio studi della CGIA, un numero quasi doppio rispetto a quello riferito alle grandi aziende.


Nelle micro imprese lavorano 1,5 milioni di persone in più rispetto agli addetti delle medie e grandi imprese (6 milioni), e generano il 29% del valore aggiunto riconducibile alle imprese (220 miliardi su 750) e il 25% del fatturato nazionale (746 miliardi su 2.950). Importante sarebbe, quindi, prendere in considerazione le richieste sollevate dal mondo delle piccole e micro imprese. I settori economici dove il peso delle micro è maggiore sono le attività immobiliari (93,3%), servizi alla persona, liberi professionisti e costruzioni, mentre il comparto dove il numero di addetti nelle micro attività è maggiore è il commercio-autoriparazione con quasi 2 milioni di soggetti.

Al Sud, il peso delle micro-imprese è nettamente superiore rispetto al resto del Paese: l'incidenza degli addetti nelle piccolissime attività vede primeggiare la Calabria seguita dal Molise, la Sicilia e la Sardegna. Un pericolo, per le micro imprese, sarebbe l'introduzione del "salario minimo" a 9 euro lordi all'ora e dello sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus che provocherà una forte distorsione alla concorrenza a danno dei piccoli imprenditori del comparto casa, favorendo gli operatori economici di grandi dimensioni.

La legge di Bilancio 2020, sarà un banco di prova importante per misurare la sensibilità del Governo Conte, con l'Ufficio studi della CGIA che sta predisponendo un "Manifesto a sostegno del ceto medio produttivo" che verrà recapitato a tutti i deputati affinché le loro proposte legislative "rispettino" le richieste avanzate. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero