Addio al bonus Renzi, al suo posto entra in azione il taglio del cuneo fiscale. Una piccola, grande boccata di ossigeno per 16 milioni di lavoratori. Che da oggi,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE --> Aumenti busta paga, bonus vacanze e ristrutturazioni: cosa cambia dal 1° luglio
Ma per i lavoratori con redditi compresi tra 26 mila e 28 mila euro, precedentemente esclusi dalla platea dei beneficiari del bonus Renzi, il nuovo bonus rafforzato vale invece 600 euro di stipendio extra nel solo 2020 e 1.200 euro l'anno prossimo, dunque quasi duemila euro complessivi. Per i redditi di lavoro dipendente a partire da 28 mila euro è prevista invece una detrazione d'imposta, il cui importo è pari a 600 euro per i redditi pari a 28 mila euro e decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40 mila euro. L'agevolazione è temporanea, dal momento che si punta a una revisione strutturale del sistema delle detrazioni, e ha validità fino al 31 dicembre di quest'anno.
Busta paga e cuneo fiscale, stanziati 8 miliardi di euro
Risultato: per circa 11 milioni di lavoratori i vecchi 80 euro arriveranno a 100. La riduzione del cuneo fiscale ha trovato spazio nelll'ultima legge di Bilancio. Per coprire il 2020 il governo ha stanziato 3 miliardi di euro e 5 miliardi per il 2021. Ed è stato previsto anche il raddoppio delle rate (da 4 a 8) per le eventuali restituzioni del nuovo bonus rafforzato. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Si tratta di un taglio significativo delle tasse, di oltre 7 miliardi l’anno a regime». I Cinquestelle intanto guardano alla futura riforma fiscale. «Il taglio del cuneo fiscale, effettivo dal primo luglio (oggi, ndc), non sarà la rivoluzione, ma è sicuramente un importante passo avanti», ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero