(Teleborsa) - Il divorzio tra Europa e Regno Unito ha portato più di 440 società finanziarie ad abbandonare l'isola per trasferire nel continente almeno parte di operazioni,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nessuna indicazione precisa però è ancora arrivata su chi sarà a sostituire Londra come hub finanziario dell'Europa. Le risorse in uscita dal Paese infatti per il momento sono state spartite tra diverse città europee, Francoforte, Parigi, Amsterdam e Dublino in testa. "Le aziende stanno migrando o si stanno espandendo in più centri finanziari poiché molte aziende hanno diviso la posizione delle loro attività nell'UE per divisione, o hanno risposto alla Brexit distribuendo il loro personale in modo più uniforme in tutta l'UE", si legge nel rapporto di New Financial.
Ma l'emorragia di risorse dal Paese non è ancora terminata, secondo il think thank. "Dati gli accordi di equivalenza limitati in atto, nel tempo prevediamo che ci sarà un flusso gocciolante di affari e attività dal Regno Unito all'UE – ha dichiarato il fondatore di New Financial William Wright – Dato che l'UE tiene una linea più dura sulla località delle attività e dei singoli, ci aspettiamo che questi numeri in primo piano aumentino in futuro".
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero