Nessuna indicazione precisa però è ancora arrivata su chi sarà a sostituire Londra come hub finanziario dell'Europa. Le risorse in uscita dal Paese infatti per il momento sono state spartite tra diverse città europee, Francoforte, Parigi, Amsterdam e Dublino in testa. "Le aziende stanno migrando o si stanno espandendo in più centri finanziari poiché molte aziende hanno diviso la posizione delle loro attività nell'UE per divisione, o hanno risposto alla Brexit distribuendo il loro personale in modo più uniforme in tutta l'UE", si legge nel rapporto di New Financial.
Ma l'emorragia di risorse dal Paese non è ancora terminata, secondo il think thank. "Dati gli accordi di equivalenza limitati in atto, nel tempo prevediamo che ci sarà un flusso gocciolante di affari e attività dal Regno Unito all'UE – ha dichiarato il fondatore di New Financial William Wright – Dato che l'UE tiene una linea più dura sulla località delle attività e dei singoli, ci aspettiamo che questi numeri in primo piano aumentino in futuro".
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