Chiusura in modesto rialzo per le Borse europee che, in assenza di temi forti, si sono aggrappate all'ennesima apparente schiarita sui dazi: il presidente americano Donald...
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Parigi ha così finito piatta, Francoforte ha guadagnato lo 0,38%, Madrid lo 0,4% e Londra lo 0,2%. Molto limitato l'aiuto da Wall Street, piatta alla vigilia della pausa per il Giorno del Ringraziamento: l'effetto positivo della revisione al rialzo del Pil americano del terzo trimestre è stato annullato da una serie di notizie in chiaroscuro dal fronte manifatturiero, immobiliare e dei consumi.
Unica in controtendenza, seppure con cali limitati, è stata Piazza Affari (-0,26%) penalizzata dal rialzo dello spread a 169 punti, dai 165 di ieri, e dalle conseguenti pressioni sulle banche (Banco Bpm -1,7% e Ubi Banca -1,7% le peggiori tra i finanziari). Sul Ftse Mib ha svettato Nexi (+3,5%), che ha aggiornato il massimo storico: secondo Citi il settore fintech e pagamenti va verso un consolidamento e l'istituto potrà beneficiarne anche alla luce delle recenti indiscrezioni di un accordo commerciale con Intesa Sanpaolo (-0,6% il titolo). Ha corso anche Ferragamo (+2,9%), in attesa di un Black Friday che potrà rivelarsi superiore alle aspettative. Sul fronte opposto, le peggiori sono state Cnh Industrial (-2,7%), penalizzata dall'outlook deludente dell'americana Deere per il 2020, e Juventus (-2,4%) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero