(Teleborsa) - Inizio di settimana cauto per le borse del Vecchio Continente, concentrate sugli sviluppi della guerra commerciale tra USA e Cina. ...
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Dal fronte macroeconomico, brutte notizie sono giunte dagli ordini all'industria tedeschi.
L'Euro / Dollaro USA riporta una variazione pari a -0,08%. Poco mosso l'Oro. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) registra un guadagno frazionale dello 0,39%.
Lo Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell'1,58% a quota 248 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,90%.
Tra gli indici di Eurolandia incolore Francoforte, che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente, senza slancio Londra con un +0,08%, guadagno moderato per Parigi che avanza dello 0,21%.
A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 21.596 punti.
In positivo i comparti vendite al dettaglio (+0,59%), alimentare (+0,53%) e media (+0,49%). Il settore sanitario, con il suo -0,45%, si attesta come peggiore del mercato.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, Azimut avanza dell'1,44%. Piccoli passi in avanti per UBI Banca, che segna un incremento marginale dello 0,57%. Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banco BPM, che accusa una flessione del 6,45%. Vendite su Poste Italiane, che registra un ribasso dell'1,32%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, doBank (+2,75%), RCS (+1,68%), ERG (+1,58%) e Biesse (+1,20%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Ifis -4,21%. Seduta negativa per Diasorin, che mostra una perdita dell'1,32%. Sotto pressione Banca MPS, che accusa un calo dell'1,19%. Scivola Ascopiave, con un netto svantaggio dell'1,04%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero