Borse europee chiudono in ribasso dopo la decisione di Trump sui dazi, tranne Milano che conclude positivamente la seduta

Borse europee chiudono in ribasso dopo la decisione di Trump sui dazi, tranne Milano che conclude positivamente la seduta
Trump esclude un accordo con la Cina che cancelli tutti i dazi sulle importazioni da Pechino in vigore da marzo e raffredda così le scommesse degli operatori finanziari...

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Trump esclude un accordo con la Cina che cancelli tutti i dazi sulle importazioni da Pechino in vigore da marzo e raffredda così le scommesse degli operatori finanziari portando le Borse europee a correggere dai massimi di 4 anni e mezzo, mentre anche il greggio è in flessione dopo lo scatto innescato dal calo delle scorte Usa. I listini europei quindi archiviano una settimana comunque positiva (+2,5% Milano e +2% lo Stoxx 600 Europe) con un piccolo dietrofront che riguarda principalmente Francoforte, Londra e Madrid, giù di mezzo punto percentuale: fa eccezione Piazza Affari visto che il Ftse Mib chiude piatto a +0,13% grazie al ritorno degli acquisti sulle utility (+1,7% Terna, A2a, Hera e Enel che pubblicheranno i conti la prossima settimana) e su Tim (+1,2%) più grazie agli accordi con Google e Santander che sull'effetto dei conti.


Male le banche complici anche la discesa dei titoli di Stato (1,27% il rendimento del decennale BTp) anche se la peggiore è stata Ubi Banca (-4,8%) dopo una trimestrale sotto le aspettative. Vendite anche su Banco Bpm (-3%), Unicredit (-1,5%) e Mediobanca (-1,5%). Fuori dal Ftse Mib, balzo di Falc Renewables (+8,3%) che ieri ha migliorato la guidance 2019, giù Rcs Mediagroup (-4%) con i ricavi e gli utili in calo. Tonfo Fincantieri (-5,6%) dopo la trimestrale con ebitda ben sotto le attese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero