Borse, Milano in rialzo. Spread a quota 206

Borse, Milano in rialzo. Spread a quota 208. Nella foto un operatore a Wall Street
Allungano il passo le Borse europee insieme a Wall Street, riuscendo a evitare che il bilancio settimanale chiuda in rosso per la terza volta consecutiva. I listini del Vecchio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allungano il passo le Borse europee insieme a Wall Street, riuscendo a evitare che il bilancio settimanale chiuda in rosso per la terza volta consecutiva. I listini del Vecchio continente sono stati spinti al rialzo dalla prospettiva di un nuovo robusto intervento della Bce in settembre, come preannunciato dal governatore della Banca di Finlandia e componente del direttivo dell'istituto centrale, Olli Rehn. «È importante che noi interveniamo a settembre con un pacchetto significativo e di impatto», ha sottolineato Rehn in un'intervista al Wall Street Journal.


A Piazza Affari, ieri chiusa per il Ferragosto, il Ftse Mib ha così guadagnato l'1,51% portandosi a un passo dal livello di chiusura di venerdì scorso (20.322 punti contro 20.324 una settimana fa). Bene anche gli altri principali listini, ieri penalizzati dai timori sulla guerra commerciale Usa-Cina, dopo che Pechino si era detta pronta a mettere in atto le "necessarie contromisure" ai dazi statunitensi che scatteranno a settembre.

Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, in evidenza le banche con lo spread a 208 punti (dai 205 della chiusura precedente, con il tasso sul decennale del Tesoro all'1,38%): Ubi Banca è salita del 5,62%, UniCredit del 3,71% e Banco Bpm del 4,04%. Acquisti anche su Enel (+4,59%), che nei giorni scorso ha rassicurato il mercato in merito alla sua esposizione all'Argentina. Debole invece Fca (-2,71%), dato che il settore automotive risente in modo particolare delle tensioni commerciali.

Fuori dal paniere principale, sono volate del 9,9% le azioni Mediaset, più volte entrate in asta di volatilità, che in vista dell'assemblea del 4 settembre si sono riportate al di sopra del prezzo di recesso che sarà pagato a chi non approverà il riassetto nella holding olandese Media For Europe.

Sul mercato dei cambi, la prospettiva di una Bce sempre più colomba penalizza l'euro, indicato a 1,1097 dollari (1,1150 ieri in chiusura) e 117,98 yen (118,37).


In modesto rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future settembre sul Wti sale dello 0,31% a 54,64 dollari al barile, mentre la consegna ottobre sul Brent mette a segno un +0,65% a 58,61 dollari. Ppa-
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero