Bollette, come risparmiare su luce e gas? Differenza fra mercato libero e tutelato e perché conviene cambiare

Effettuare il cambio è possibile in qualunque momento e a costo zero

Per la fornitura di gas ed energia elettrica gli italiani possono scegliere fra due tipi di contratto: quelli a regime di mercato libero e quelli di mercato tutelato. Può...

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Per la fornitura di gas ed energia elettrica gli italiani possono scegliere fra due tipi di contratto: quelli a regime di mercato libero e quelli di mercato tutelato. Può sembrare scontato, ma non lo è: una buona fetta degli utenti non è consapevole della tipologia di contratto che ha stipulato con il proprio fornitore. E, in un periodo di crisi come questo, una scelta consapevole può fare la differenza per risparmiare in bolletta.

Il regime di mercato tutelato prevede che le tariffe siano stabilite dall'Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) che le aggiorna ogni tre mesi per la luce e ogni mese per il gas. Nel libero mercato il prezzo è contrattato direttamente con l’azienda fornitrice e può essere fisso o variabile.

Bollette, meglio mercato libero o tutelato?

Cosa conviene fare oggi? Passare al libero mercato è conveniente per quanto riguarda la luce, ma solo se si è in grado di scegliere la tariffa più adeguata alle proprie esigenze. Per il gas, invece, non ci sono grosse differenze di prezzo tra regime tutelato e mercato libero. Questo perché nel trimestre in corso il costo dell'elettricità nel regime di tutela è comunque più alto rispetto a quello del mercato. Per quanto riguarda il gas, invece, non si registrano significative differenze. 

Come fare il cambio

Tuttavia, è importante sottolineare che la scelta fra i due regimi è condizionata da una serie di incognite che rendono praticamente impossibile dire - sul lungo periodo - quale sia il più conveniente. Effettuare il cambio, in ogni caso, è possibile in qualunque momento e a costo zero: si può decidere di passare dalla tutela al libero mercato e viceversa. Sarà compito del nuovo venditore attivare la procedura di cambio venditore (switching) e cessazione del vecchio contratto (recesso). La procedura richiede di solito da 1 a 2 mesi.

 

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Il Messaggero