Bollette, i 5 consigli per un condominio felice: «Luci a tempo, ascensore solo agli anziani»

Dall’uso ragionato dell’ascensore alle lavatrici nei weekend, ci sono diversi accorgimenti per limitare i consumi energetici del condominio, all’insegna della collaborazione

Bollette, i 5 consigli per un condominio felice: «Luci a tempo, ascensore solo agli anziani»
Con le bollette alle stelle, le famiglie in queste settimane stanno cercando stratagemmi e soluzioni per affrontare meno traumaticamente l'inverno che...

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Con le bollette alle stelle, le famiglie in queste settimane stanno cercando stratagemmi e soluzioni per affrontare meno traumaticamente l'inverno che verrà. «Pensiamo a misure semplici, di intelligenza e di sobrietà». Con queste parole il ministro uscente della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale nel settore residenziale, indispensabile per affrontare un inverno in cui l’Italia dovrà fare a meno del gas russo. Accorgimenti che molte famiglie stanno già applicando spontaneamente, per via degli aumenti vertiginosi delle bollette; compresa quella dell’elettricità, il cui prezzo dipende proprio da quello del gas. Finora, però, l’attenzione si è focalizzata quasi esclusivamente sui comportamenti che ciascuna famiglia può adottare nel proprio ambiente domestico. Che dire, invece, dei condomini? 

«Nel bene e nel male un condominio è come una famiglia: persone differenti, con diverse età e modi di pensare si trovano a vivere a stretto contatto. Devono condividere spazi comuni, prendere decisioni insieme e risolvere problemi nel miglior modo possibile», spiega Simona Bastari, amministratrice di 140 stabili nelle province di Ancona e Roma e ideatrice della formula del condominio felice. “In questo momento il problema da risolvere è lo stesso per tutti: bisogna risparmiare energia. Se affrontato con un approccio positivo e collaborativo, può diventare un’occasione per adottare comportamenti più virtuosi e, perché no, consolidare la felicità condominiale». 

I cinque consigli di per tagliare i consumi

«In questo periodo in cui i singoli cittadini si trovano a fare sacrifici in prima persona, anche sopportando un po’ più di freddo in casa o rinunciando momentaneamente a forno e asciugatrice, sarebbe davvero uno spreco vedere gli spazi comuni dei palazzi illuminati a giorno anche quando non c’è nessuno», sottolinea Simona Bastari. «È quindi opportuno installare interruttori a tempo per le luci di scale, androni, cortile, box e parcheggi. Molti trascurano di impostare il timer in modo corretto: se la luce si spegne prima che l’inquilino riesca a finire la rampa di scale, oltre alla scomodità, bisogna poi riaccenderla più volte moltiplicando i consumi. Esistono anche sistemi che rilevano la presenza di persone e accendono le luci in automatico».

Non tutti sanno che l’Italia è il secondo Paese al mondo per numero di ascensori, con quasi un milione di impianti che ogni giorno effettuano quasi 100 milioni di corse. Più di sette ascensori su dieci però sono in funzione da almeno vent’anni e cinque su dieci da oltre trent’anni (dati ANIE AssoAscensori). Inevitabilmente, gli impianti più vecchi risultano anche meno efficienti dal punto di vista energetico. Tant’è che, stando all’ENEA, sommando i consumi elettrici di tutti gli ascensori del Belpaese si arriva a un totale di 2 TWh.«Questa crisi energetica può essere un pretesto per lasciare l’ascensore a chi ne ha realmente bisogno: anziani, genitori di bambini piccoli, inquilini dei piani più alti…», propone l’amministratrice del condominio felice. «Fare le scale è una scelta più ecologica, economica e giova anche alla salute».

«L’illuminazione nel giardino e nelle aree comuni rende l’atmosfera più gradevole, lo stabile più sicuro e determina anche i consumi energetici», afferma Bastari. «Possiamo dire che ormai le lampadine a Led siano una scelta obbligata. Il risparmio in bolletta è del 95% circa a confronto con le lampadine a incandescenza, del 90% rispetto a quelle alogene e del 60% rispetto a quelle fluorescenti. Come se non bastasse, le luci a Led durano dalle 20mila alle 50mila ore, non emettono calore e sono più facili da smaltire. Certamente il rinnovo dell’intero sistema di illuminazione comporta un piccolo investimento iniziale, ma quest’ultimo verrà presto compensato dai benefici. Trattandosi inoltre di un intervento meno invasivo rispetto ad altri, di solito non si creano attriti tra condòmini».

Per chi ha stipulato un contratto di fornitura che prevede la tariffa bioraria, gli orari più convenienti in cui accendere gli elettrodomestici sono quelli serali e notturni. «Di questi tempi è comprensibile che si cerchi di risparmiare, ma non è un buon motivo per avviare la lavatrice a mezzanotte! Tanto più perché il programma eco dura di più rispetto a quello normale», fa notare Simona Bastari. «Considerato che la fascia F2 comincia alle 19, ogni giorno ci sono circa tre ore di tempo per usare gli elettrodomestici più rumorosi senza disturbare il riposo dei vicini. Non dimentichiamo che l’intera giornata di sabato e di domenica ricade nella fascia oraria più economica: è quindi un’ottima idea accumulare i panni durante la settimana e programmare le lavatrici nel weekend. In questo modo, si è anche più sicuri di avviare l’apparecchio a pieno carico».

 

 

Di solito, quando si parla di consumi, si punta il dito su elettrodomestici e climatizzatori: ma anche i vari device digitali hanno un loro peso. Comprese le console per videogames, tanto amate da adulti e bambini: si stima che in Italia i videogiocatori siano 15,5 milioni, soprattutto nelle fasce 15-24 e 45-64. Un primo stratagemma è quello di spegnere le console inutilizzate invece di tenerle in standby. Ipotizzando poi due ore di gioco al giorno, la spesa annua ammonta a circa 30 euro per una Xbox Series X e a 40 euro per una Playstation 5 (fonte: Safarigames.it). «È un ottimo motivo per mettersi d’accordo con i vicini e giocare insieme», propone Simona Bastari. «Così si tiene un solo dispositivo acceso, a turno, e ci si guadagna anche in socialità». 

 

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