(Teleborsa) - Crolla il prezzo del petrolio ma i listini alla pompa restano alti per recuperare i minori consumi. La denuncia arriva dal Codacons che ritiene il calo dei prezzi di...
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"I numeri parlano chiaro e attestano come i prezzi alla pompa non siano scesi abbastanza, con enorme danno per gli automobilisti che sono tornati a spostarsi nella Fase 2 – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Un monitoraggio realizzato dal Codacons dimostra che da gennaio ad aprile 2020 le quotazioni internazionali del petrolio hanno subito un tracollo del -74%. A fronte di tale andamento fortemente negativo, nello stesso periodo il prezzo della benzina alla pompa ha subito una diminuzione di appena il -11%, mentre per il gasolio la riduzione è del -12,1%".
Nel nostro Paese a rallentare la discesa dei prezzi alla pompa è, senza dubbio, anche il peso delle tasse, che raggiunge il 70% su ogni litro di carburante. Tuttavia, per il Codacons, "un tale squilibrio non è giustificabile". Per l'Associazione "il rischio è che i petrolieri nella Fase 2 mantengano elevati i listini al dettaglio, per recuperare i minori consumi di benzina e gasolio scesi del -75% ad aprile".
(Foto: David ROUMANET / Pixabay) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero