Undici miliardi e quattrocento milioni di euro. E’ quanto ha erogato la Banca europea degli investimenti all'Italia nel 2014 anche attraverso il Fondo europeo per gli...
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Scannapieco si è comunque detto anche d'accordo con il presidente della Bce, Mario Draghi, quando afferma che per far ripartire l'economia il quantitative easing deve essere accompagnato da politiche fiscali e riforme strutturali. "E' evidente che la ripresa non può basarsi solo su strumenti di politica monetaria ma servono anche stimoli fiscali e una maggiore attrattività per chi investe che si realizza con le riforme strutturali" ha aggiunto.
L'Italia si conferma il principale beneficiario dell'istituto finanziario fin dalla sua costituzione, nel 1958, con circa 180 miliardi di euro di prestiti erogati. Per le imprese, in particolare, è stata realizzata un'operazione di funding diretto a 14 banche di credito cooperativo tramite una cartolarizzazione di crediti commerciali, per un importo complessivo di 115 milioni di euro. A cui si sono aggiunti ulteriori 50 milioni di investitori istituzionali che hanno partecipato tramite una garanzia del Fondo europeo per gli investimenti, il Fei. Questa operazione ha permesso di finanziare progetti che saranno avviati dalle imprese, attivando investimenti per un importo almeno equivalente.
Nel 2014, dunque, le pmi hanno raccolto il 50 per cento del totale dei finanziamenti del Bei, tuttavia le attività dell'istituto europeo hanno riguardato anche "opere strategiche per il Paese". Tra queste, progetti di ricerca e sviluppo per la lotta al cambiamento climatico, per lo sviluppo della banda larga e per l'ammodernamento delle infrastrutture. Tra i beneficiari, Enel Hydropower, Telecom Italia, Chiesi e Bracco e le università Bocconi e di Trento.
Del pacchetto fanno parte, infine, i finanziamenti diretti alle opere connesse a Expo 2015, tra cui 300 milioni per la nuova linea metro M4, 140 milioni per opere di miglioramento all'aeroporto di Malpensa, 700 milioni per la Tangenziale esterna di Milano e 220 milioni per Atm, per l'acquisto di nuovi treni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero