Bankitalia, debito pubblico scende a 2.439 miliardi di euro

Bankitalia, debito pubblico scende a 2.439 miliardi di euro
(Teleborsa) - Debito pubblico in diminuzione a settembre a 2.439,2 miliardi di euro, in calo di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente. E' quanto emerge dagli ultimi dati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Debito pubblico in diminuzione a settembre a 2.439,2 miliardi di euro, in calo di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente. E' quanto emerge dagli ultimi dati della Banca d'Italia su fabbisogno e debito.


La riduzione è da attribuire alle disponibilità liquide del Tesoro (-43,7 miliardi), che hanno più che compensato il fabbisogno (22,6 miliardi). Gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente ridotto il debito di 2,3 miliardi.

Guardando alla ripartizione per settori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 23,2 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,3 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

A settembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,0 miliardi, in linea con il dato del 2018 mentre nei primi nove mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 305,2 miliardi, in diminuzione dell'1,0 per cento (3,1 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo è dovuto alla proroga all'autunno delle scadenze dei versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Al netto delle disomogeneità contabili si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero