Si è formalmente conclusa con la firma dei contratti di concessione tra Infratel e Open Fiber la prima gara per portare la fibra nelle case delle aree bianche di Abruzzo,...
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La prima gara riguarda 7,2 milioni di abitanti, 3.043 comuni e 4,6 milioni di unità immobiliari. A fronte di una base d'asta complessiva di 1,45 miliardi, lo Stato ne ha 'risparmiatì oltre la metà, perché Open Fiber si è aggiudicata i cinque lotti offrendo, a titolo di prezzo della concessione, un totale di circa 675 milioni di euro. « Open Fiber
è risultata vincitrice - ha spiegato l'ad di Infratel, Domenico Tudini - non solo per la significativa copertura assicurata, che era l'obiettivo principale, ma anche per i risparmi che ha consentito». Guardando alla copertura a cose fatte, ha detto ancora Tudini, «rimarrà scoperto lo 0,6% delle aree facoltative». A fronte di una richiesta del bando di coprire circa 1,4 milioni di unità immobiliari con servizi sopra i 100 mega in download e 50 mega in upload, Open Fiber promette invece di collegarne alla velocità massima oltre 4,2 milioni.
La rete in fibra che verrà realizzata nelle aree bianche «sarà di proprietà pubblica e farà prezzi all'ingrosso che sono meno della metà degli attuali, il che consentirà agli operatori di farsi concorrenza sui servizi, come è giusto che sia». Lo ha spiegato il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, in occasione della firma dei contratti di concessione fra Infratel e Open Fiber relativi alla prima gara. «Le aree bianche - ha ricordato Giacomelli - sono state definite non dal governo, ma dagli operatori, che hanno dichiarato in più occasioni di non avere interesse a investire lì. Così il governo ha stanziato risorse pubbliche» con le quali sarà possibile «portare a oltre 4 milioni di unità abitative la fibra fin dentro casa. Adesso tutti sono apostoli della fibra, della superfibra e della iperfibra, ma la iperfibra è sicuramente qui». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero