Dopo le fughe in avanti del ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan e del suo vice Enrico Morando, il governo rallenta. L'idea di indennizzare in qualche modo i risparmiatori...
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I NEGOZIATI
Il governo starebbe negoziando con l'Europa un via libera a questa norma. Bruxelles potrebbe giudicarla una violazione delle nuove direttive sui salvataggi bancari. Il rischio è che si crei un «diritto soggettivo», una crepa nell'impianto della normativa comunitaria che potrebbe portare ad una inondazione. In futuro chiunque subisse perdite su prodotti finanziari rischiosi venduti dalle banche e si ritrovasse nelle condizioni descritte dall'emendamento, potrebbe chiedere il «contributo di solidarietà». C'è poi la questione degli azionisti. Qui la questione è decisamente più complicata. Ma il presidente della Commissione bilancio della Camera, Francesco Boccia, non esclude di riuscire ad ottenere qualcosa. «La perdita di valore delle azioni delle 4 banche - ha spiegato - è una roba di miliardi e questo governo non c'entra nulla perché si tratta di un bubbone che ha ereditato. Ma mi chiedo - ha proseguito Boccia - se non sia possibile costruire un ponte fra le bad bank e le newco, che consenta che il valore aggiunto creato da queste ultime possa essere dirottato sulle bad bank in modo che chi ha perso possa riavere qualcosa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero