Visco: «L'austerity a volte è una necessità»

Ignazio Visco: «L'austerity a volte è una necessità»
«L'austerità non è sempre una scelta, a volte è una necessità». Parola del governatore della Banca d'Italia, Ignazio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«L'austerità non è sempre una scelta, a volte è una necessità». Parola del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenuto alla presentazione del libro Austerità: quando funziona e quando no di Alberto Alesina, Carlo Favero e Francesco Giavazzi. «Pensiamo a quello che è successo nel 2011: se viene meno la fiducia dei mercati e c'è una crisi di liquidità, che può trasformarsi in crisi di solvibilità, devi interrogarti su cosa sarebbe successo senza prendere quelle misure», ha continuato Visco riferendosi alle misure fiscali del governo di Mario Monti.


«In quel contesto sarebbe stato difficile fare cose molto diverse, ma sarebbe stato possibile comunicarle meglio. Non ci si deve interrogare sulle misure di consolidamento, ma essere molto rapidi nel convincere i mercati», ha proseguito Visco. «Anche ammettendo ci fosse stato il 'whatever it takes' di Mario Draghi (la famosa frase del numero uno della Bce che ha spezzato la speculazione sull'euro, ndr), cosa sarebbe successo di noi se non ci fosse stata quella austerità? Credo che il circolo vizioso ci sarebbe stato lo stesso. Nel 2011, parlando con Monti, contavamo sugli effetti della fiducia e sulle aspettative più di quanto poi è stato. La fiducia è fondamentale», ha concluso Visco.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero